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Corriere della Sera

L’India accontenta tutti i viaggiatori. Con itinerari per ogni gusto e tasche. Dai giovani in cerca di divertimento a Goa, agli Over 50 e famiglie a caccia di tradizioni e cultura in Rajasthan. Ma anche coppie stressate, desiderose di relax e coccole ayurvediche nel Kerala. E poi avventurosi alla scoperta dei misteriosi templi di Sandokan e meditativi alla ricerca del guru a Varanasi. Trascorse le feste natalizie per l’India inizia una stagione propizia per viaggiare, fino a primavera. «Il clima è caldo, ma non soffocante con brevi precipitazioni prima dell’arrivo dei monsoni – spiega , responsabile dell’agenzia milanese Lombard Gate – e poi si trovano hotel e accomodation a cifre favorevoli». Stesso discorso per il voli. Da metà gennaio in avanti Air India propone un diretto di 8 ore Malpensa-Delhi a circa 500 euro. Si parte all’ora di cena e la mattina la prima colazione si fa nella capitale indiana. Risparmiate un po’ con le compagnie degli Emirati Arabi, ma allungate la tratta di almeno 3-4 ore. Poi una volta arrivati a Delhi vi potete spostare con comodi voli interni. In alternativa ci sono i famosi “treni della notte” e la capillare rete di autobus multicolori. Ecco cinque itinerari da prendere in considerazione.

GIOVANI: I RAVE PARTY DI GOA
Goa è il più piccolo e ricco tra i 34 Stati indiani. Chi arriva per la prima volta, trova situazioni e culture diverse dal resto del Paese. Lo si deve alla dominazione portoghese durata 500 anni. Un punto di approdo delle spezie orientali, reso famoso dal movimento hippie negli anni ’70. Ancora oggi luogo ideale per concedersi una vacanza di sole nelle spiagge bianche affacciate sul mare Arabico. Un approdo sicuro per giovani in cerca di divertimento. Qui tra rave party all’aperto e feste in locali notturni, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Arambol e Morjin le zone più gettonate. Da non perdere il mercato delle pulci di Anjuna e quello del sabato sera ad Arpora. Sulle bancarelle ricordate di contrattare il prezzo di ogni oggetto. Gli amanti dello sport trovano pane per i loro denti sulla spiaggia di Rajbagh nel Lalit Golf Resort. Si pratica pesca, windsurf e golf. Ad attendervi uno spettacolare campo da 18 buche affacciato sull’oceano www.thelalit.com.

OVER 50: IL TRIANGOLO D’ORO DEL RAJASTHAN
Il Rajasthan, terra di sari colorati e guerrieri, è la porta dell’India verso occidente. Con itinerari rivolti in particolare a Over 50 e famiglie. Per la permanenza mettete in conto almeno una settimana per il percorso del Triangolo d’Oro: Delhi, Jaipur, Agra. Prima tappa la “città rosa” di Jaipur. Chiamata così per il colore dei palazzi nel centro storico. Una giorno va dedicato per salite allo sfarzoso Fort Amber e al Palazzo dei Venti. Si fa a bordo dell’elefante. Da non perdere la visita dell’immenso Osservatorio astronomico per ammirare gli strumenti segnatempo in pietra del 1700. Segue Agra, la città del Taj Mahal, settima meraviglia del mondo e icona dell’India intera. Eretto dall’imperatore moghul Shan Janan in ricordo della moglie prediletta Mahal. Morta nel 1631 nel dare alla luce il quattordicesimo figlio. Chi vuole prolungare il soggiorno di altri 3-4 giorni può visitare Jaisalmer ai confini col deserto pakistano. Una cittadella racchiusa da massicce mura di colore ocra. Costruita nei secoli con pietre miste a sabbia. Il tramonto con colori di fuoco si gode dalle dune in sella al cammello www.tajmahal.gov.in.

LE COPPIE: RELAX AJUVEDICO IN KERALA
Per le coppie che vogliono regalarsi una settimana di assoluto relax, il posto giusto è Trivandrum in Kerala. Consigliati i Centri ayurvedici di Somatheeram e dell’Isola di Cocco. Ayurveda significa “scienza della vita”. Nata 5 mila anni fa trae origini dalla filosofia dravidica e buddista. Secondo questi dettami la salute psico-fisica dipende dall’equilibrio di tre elementi primari presenti in ogni essere umano. Vatha, l’aria governa respiro e pulsazioni cardiache. Pitha, il fuoco è responsabile del metabolismo. E infine Kapha, l’acqua distribuisce i liquidi nel corpo. Dopo un’accurata visita medica seguono le terapie. Si va dai bagni rilassanti al vapore ai massaggi sul corpo, da fare anche in coppia. Tra le tecniche più gradite il Sirodharta, un rituale millenario, dove uno stoppino cola sulla fronte olio tiepido mescolato a erbe naturali. Al mattino lezioni di Yoga e rilassamento. Chi desidera, segue una dieta depurativa a base di sadya. Piatto tradizionale del Kerala con verdure e frutta tropicali, serviti con riso su una foglia di banano. I prezzi di permanenza variano da 80-100 euro al giorno, escluse le cure ayurvediche www.isoladicocco.com.

GLI AVVENTUROSI: I TEMPLI DI SALGARI IN TAMIL NADU
Siete amanti dell’avventura e volete ripercorrere le gesta di Sandokan nella jungla nera? A Madurai, in Tamil Nadu, trovate la massima espressione della religione induista. In centro città il complesso di Meenakshi è formato da una dozzina di gopuram. Torri coniche decorate all’esterno con centinaia di sculture e dipinti, rappresentanti scene di vita quotidiana. Prima di entrare ricordate di comprare fiori, bacchette d’incenso e lumini profumati da offrire agli Dei. Nello Stato del Maharashtra si trovano invece le grotte di Ellora. Oltre 30 templi interamente scavati a mano nella roccia, a partire dal VI secolo, usando solo martello e scalpello. La più spettacolare quella di Vishvakarma. Nel mezzo spicca un immenso Budda di quattro metri d’altezza. Una volta al centro basta recitare il mantra “Om mani padme hum” per produrre un incredibile eco che penetra nello stomaco. Un fenomeno descritto nel film “Passaggio in India” www.elloracaves.org.

I MEDITATIVI: GANGE E VARANASI
Da sempre l’India ha attirato giovani e non in cerca del guru. Dagli anni ’70 a dare inizio al trend mistico furono i Beatles. Quando i quattro musicisti inglesi frequentarono un corso di meditazione trascendentale a Rishikesh, dallo yogi Maharishi Mahesh. E proprio sulle sponde del sacro fiume sono diversi i centri di ricerca e pratiche Yoga. Vale la pena visitare quelli di Varanasi (Benares), città dell’induismo famosa per i riti di purificazione. Si svolgono all’alba, dunque bisogna essere sulle sponde di uno dei tanti ghats (gradinate) prima del sorgere del sole. Qui il misticismo dei fedeli è palpabile. Con pochi euro potete salire a bordo di una delle imbarcazioni per assistere alle cerimonie. Inclusi i riti funebri per la cremazione delle ceneri. Da non perdere un concerto pomeridiano di sitar e tabla al Music Centre Ashram http://varanasi.nic.in.

Se siete alla vostro primo viaggio indiano è sconsigliato il “fai da te”. Meglio rivolgersi a tour operator che provvedono a spostamenti, alloggi e guide. Per personalizzare il viaggio potete contattare Lombard Gate (www.lombardgate.it) e Ruby Holidays (www.rubyholidays.it), per una settimana propongono soggiorni a partire da 1300 euro (volo incluso). E’ obbligatorio munirsi di visto, da fare nei Consolati di Milano e Roma. Per il viaggio non sono richieste vaccinazioni, ma è bene munirsi di un’assicurazione.







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